Una serata al cinema

26.08.2012 12:10

 

E' da tanto che non vado al cinema.
Mentre giro senza meta per la città, passo davanti ad un cinema.
La locandina mi incuriosisce. Sono solo, mia moglie è andata a casa di suo fratello, visto che la moglie è prossima a partorire. Mi mette tristezza passare la sera a casa da solo. Entro, faccio il biglietto e mi porto verso la sala. Scosto la pesante tenda di velluto e do una rapida occhiata in giro. Non c'è tanta gente. Ormai l'avvento dell'home teatre ha dato un duro colpo al cinema. C'è qualche coppia, alcuni gruppetti di donne ed una donna sola, seduta in fondo alla sala che attira la mia attenzione.Mi siedo proprio a fianco a lei.Sembra non notare la mia presenza, tanto è assorta a guardare il film. Dopo poco più di mezz'ora, sento il suo ginocchio toccare la mia gamba destra. Mi sposto verso sinistra. Passa qualche manciata di minuti e la cosa si ripete. Stavolta non mi sposto. La pressione del suo ginocchio sulla mia gamba diventa sempre più decisa. Poi, di colpo, si allontana. Mi faccio coraggio ed oso. Poso la mia mano sul suo ginocchio.si dice che la fortuna aiuti gli audaci. Porto la mia mano dal ginocchio verso la coscia. Lei continua ad essere assorbita dalla proiezione. La mia mano percorre la parte interna della coscia. Sento il suo calore attraverso il nylon della calza. Ad un certo punto il contatto con la sua pelle di seta mi da una scarica di adrenalina. Indossa delle calze autoreggenti, il massimo della sensualità, per una donna. Vado ancora più sù. Lei stringe le cosce, imprigionando la mia mano in un morbido e caldo abbraccio. Poi allenta la presa, aprendo al massimo le gambe. Noto che non porta le mutandine. Il suo sesso è talmente eccitato che sento già il suo calore, prima ancora di venire in contatto con esso, è completamente fradicio. Esploro le piccole labbra, ormai dischiuse come i petali di un fiore in pieno sole. Con due dita le sfioro il clitoride, bagnandole ogni tanto con il copioso liquido che le scorga dalla vagina. La sento irrigidirsi. Inarca il bacino e gode sulla mia mano, mentre sento le contrazioni orgasmiche sulle dita che dentro di lei. Le tolgo la mano dalle cosce e lecco avidamente le mie dita intrise del suo godimento. La sento armeggiare con la cerniera dei miei pantaloni.
Il mio membro, in erezione ormai da tempo, salta fuori come quei diavoletti che si trovano in certe scatole a sorpresa. Immediatamente sento la sua calda bocca avvolgerlo in un abbraccio voluttuoso. E' molto brava. Fa guizzare la lingua solo in punta e poi di colpo affonda, fino a farmi toccare quasi la gola. Continua per almeno un quarto d'ora. Non riesco a resistere oltre e vengo copiosamente nella sua bocca. Quando sente che sto venendo, lei non si ritrae, anzi affonda ancora di più e serra le labbra intorno alla mia asta pulsante. Non viene sprecata nemmeno una goccia del mio seme. Lei ingoia tutto e continua a succhiare per trarre ogni goccia residua. Poi mi da un bacio sulla punta, si pulisce le labbra con un fazzoletto di carta, si alza e va via. Ha in bocca ancora il mio sapore di maschio. Mentre io rimango seduto, ad annusare, inebriato, il suo odore di femmina sulle mie dita.