Un pollo troppo arrosto

26.08.2012 12:05

 

Come sempre mi accoglie con un baby doll  molto trasparente: adora provocarmi! Il tempo di un caffè e di quattro chiacchiere e mi dice che deve cucinare , per cena, alcuni cosciotti di pollo. La seguo in cucina. Muovendosi per prendere la pentola e gli ingredienti necessari dal frigorifero, mi mostra il suo splendido corpo che definire "arrapante" è poco. Mentre è impegnata a cucinare, l'accarezzo dappertutto. Le bacio il collo, facendo guizzare su di esso la mia magica lingua, mentre lei geme d'eccitazione. M'inginocchio ai suoi piedi e le accarezzo a lungo le cosce, sfiorando il suo sesso, ancora prigioniero delle mutandine. Ad un certo punto, allarga le gambe e con una mano si scosta le mutandine. Il suo sesso è gonfio e aperto. Mi prende la testa tra le mani e schiaccia la mia bocca sul suo sesso, completamente fradicio d'umori. La mia lingua guizza gioiosa sulla sua clitoride, tra le piccole labbra e l'orgasmo arriva impetuoso, come le sue gambe che si stringono convulse sulla mia faccia. Poi, aprendo il terzo cassetto della cassettiera, si appoggia ad esso con entrambe le mani, facendosi possedere alla pecorina. Mi sembra di penetrare un vasetto di caldo yogurt, tanto è aperta e bagnata! Lottando per non venire subito, la possiedo fino a sentirla gridare, in preda all'orgasmo, poi, abbracciandola e baciandola, l'accompagno in camera da letto. Le sfilo completamente le mutandine e mi tuffo tra le sue gambe. La mia lingua non perdona. Un altro orgasmo la fa sussultare , come in preda a forti convulsioni. Poi la penetro ancora, come piace a me: con le sue gambe sulle mie spalle. Tutto dentro! La possiedo a lungo, gustando il caldo abbraccio del suo sesso. Sto per venire, quando avverto un acre odore di bruciato. Il pollo! Ormai è andato: da buttare! Non fa nulla. Mangeremo una pizza. Nell'attesa del ragazzo della pizza, torniamo a letto...