"Sono dura a godere..."

02.03.2018 01:44

"Sono dura a godere, mi capita molto raramente. Non ti preoccupare, a me piace lo stesso, anche senza orgasmo." Questa è la cosa che più mi fa imbestialire! Quando una donna dice queste parole, mi va il sangue alla testa! Non posso accettarle.La rarità degli orgasmi femminili è da imputare solo alla scarsità dei loro amanti.
Quindi già al primo incontro mi disse queste parole, che per lei l'orgasmo non era importante, che le bastava solo far godere il partner, per essere contenta. Io, naturalmente non ero per nulla d'accordo. Ci spogliammo e ci mettemmo a letto, abbracciandoci molto stretti, per sentire al massimo il contatto della pelle. La guardai dritta negli occhi e l'accarezzai il viso, cominciando a baciarla con passione. Andai avanti a baciarla per più di due ore.Assaporai a lungo le sue morbide labbra, gustandole con voracità, prima di schiuderle e cercare la sua lingua con la mia.Più che baciarle la bocca gliela stavo letteralmente divorando. Anche lei ha la passione per l'orale, come me. Continuando a baciare, lasciò la mia bocca e scese lungo il mio petto, lungo il mio ventre e arrivò ai testicoli. Leccò a lungo lo scroto e l'asta del membro, senza ancora prenderlo in bocca.Voleva farmi morire di desiderio. Poi alla fine lo prese. La sua bocca era calda e avvolgente, ci sapeva fare... eccome, se ci sapeva fare! Mi faceva letteralmente morire... Alla fine, dopo averla baciata più volte, per gustare quella bocca meravigliosa, lasciai che il mio piacere sgorgasse nella sua bocca. La baciai ancora e feci ciò che lei aveva appena finito di fare a me. Scesi lungo il suo collo, succhiai a lungo i suoi capezzoli, alternandoli nella mia bocca, scesi lungo il suo ventre, le allargai le gambe e mi tuffai finalmenta sul suo sesso bagnato e aperto dalla voglia. Lo sentivo pulsare, sotto la mia lingua. Le mie labbra lo catturavano, mentre la mia lingua continuava a guizzare instancabile.Il suo ventre tremava, il sapore cambiava, segno che gli umori colavano copiosi e il primo orgasmo arrivò, forte, sconquassante. Si lasciò andare, quasi come un animale abbattuto, ma io non le diedi tregua e sollevandole le gambe la penetrai. Tutto dentro! Che bello... il suo sesso era fradicio e caldo, toccavo la cervice a ogni affondo, facendo un effetto tipo grattamento. Lei gemeva sempre più. Godeva anche così e si vedeva... Tornai a baciarla e ad accarezzarla. Mi piaceva molto il suo sguardo perso nel piacere. Le stuzzicai ancora i capezzoli, sentendoli inturgidirsi nella mia bocca e scesi ancora tra le sue cosce. Il suo sesso era ancora molto sensibile e il clitoride non accettava approcci troppo decisi, così cominciai a leccargliela molto delicatamente. Man mano che il fastidio diminuiva, aumentavo sia la velocità che la pressione della lingua. Stava per godere ancora. Con un grido mi avvisò del suo secondo orgasmo. Stava tremando di piacere. Era completamente preda del godimento. La feci mettere alla pecorina e la penetrai. Mi piaceva prenderla così... la sentivo tutta, fino in fondo. L'afferrai per le natiche e la pompai a lungo, mentre lei gridava di non smettere. Alla fine, vinto dal suo bellissimo didietro, venni sulla sua schiena, spalmandole il seme con le mani. Andò di corsa in bagno, perchè mi disse che mentre la possedevo sentiva l'impellente bisogno di urinare.Noooo! Che peccato! Non era pipì, era squirting! Se avessi insistito un altro poco, l'avrei fatta squirtare. Il massimo del piacere in assoluto, per una donna. Nel frattempo erano passate due ore. Purtroppo lei aveva un impegno e fummo costretti a salutarci. La prossima volta cercherò di farla godere ancora di più e magari di farla squirtare. Quando un uomo di talento frequenta una donna, ogni volta affina la sua arte amatoria, perchè conosce sempre meglio il corpo di lei e le sue reazioni. La prossima volta la porto letteralmente in Paradiso!