Chiamata all'amore.

26.08.2012 03:19

 

"Ho voglia di godere. Ho voglia della tua lingua." Era sempre questa la frase che mi diceva, quando aveva voglia. E io non potevo certo rimanere sordo a un appello così accorato...

Arrivato da lei, dopo aver bevuto un caffè insieme, parlato del più e del meno, cominciavo sempre a baciarle il collo, ricoprendolo letteralmente d'innumerevoli bacetti. Nel frattempo le accarezzavo il seno, da sotto la maglietta, divertendomi a vedere i capezzoli diventare duri e puntuti. Non riuscivo a resistere alla tentazione di succhiarglieli. E, sollevando la maglietta, mi mettevo, diligentemente, a succhiarli e a mordicchiarli, prima uno e poi l'altro, poi tornavo al primo e ricominciavo. Nel frattempo la mia mano era tra le sue cosce accarezzandole il sesso, ancora prigioniero delle mutandine, ma scalpitante come un toro al Rodeo.Era caldo e molto umido, segno che la sua voglia era pari alla mia... Dopo un pò di tempo, lei si alzava, andava in camera da letto e si sdraiava sul letto. Aveva così tanta voglia che si dimenticava sempre del fatto che mi sarebbe piaciuto sfilarle le mutandine. Le sfilava lei stessa rapidamente e spalancava le gambe. "Leccamela" Era questa la parola che iniziava il nostro viaggio verso la passione più pura, preclusa a molti. La mia lingua frullava impazzita di gioia tra quelle turgide piccole labbra, s'infilava nella vagina piena di nettare e andava sulla clitoride gonfia di desiderio. Lo faceva ad una velocità tale e con tale perizia che sembrasse leccasse tutto in un sol colpo. Il suo bacino s'impennava in preda al piacere e le sue grida non tardavano a farsi sentire. Mi diceva sempre di tapparle la bocca, se gridava troppo, ma io non l'ho mai fatto. Adoro sentire una donna gridare il suo godimento! In pochi minuti aveva il suo primo orgasmo. Poi si metteva nella posizione detta "a pecorina" e la possedevo. Amava essere presa così. Perchè sentiva il mio membro infilarsi tra il collo dell'utero e il resto della vagina, quel posto che da infinito piacere se si riesce a toccare, che si chiama "cul de sac". A me piaceva molto sentirla dentro. E godeva anche così! Mi diceva che non avevo solo una lingua magica, ma ero tutto magico! E questo mi dava gioia. Poi, dopo essere venuto, continuavo a farla stare in quella posizione e leccavo tutto quello che i miei occhi vedevano. Amava molto sentire la mia lingua nel suo ano. E con lei ho scoperto che riuscivo ad infilarla quasi tutta. Mi piaceva quando spingeva fuori l'ano, come se dovesse fare la cacca e la sua rosa di carne era tutta disponibile per la mia lingua. Era meraviglioso sentirla godere! Poi il mio membro entrava anche in quell'altro passaggio di piacere. Ed era un godimento estremo per entrambi. Poi ci si riposava. Almeno lei lo faceva, perchè io m'infilavo tra le sue cosce e continuavo a leccargliela fino a farla ancora venire.... poi la prendevo ancora....fino a quando il tempo tiranno ci faceva smettere, anche se nessuno dei due ne aveva la minima voglia....